Teatro Stabile del Veneto > Open call Inclusione e diversità a teatro > Entro 18/04/2025
09/04/2025
1. Oggetto e finalità del bando
All’interno del progetto Creative Europe UAD Universal Art Design nr 101173862, il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni – Teatro Nazionale, in collaborazione con WOAK Regional Cultural Animation Center in Torun (POL) e Kulturanova (SRB) sostiene un progetto di workshop e residenze creative finalizzato alla produzione rivolto a giovani artist* con disabilità o che affrontano situazioni di marginalità.
Il progetto Creative Europe UAD si basa sulla filosofia dell’universal design, che ha origine nell’architettura e che prevede la progettazione di prodotti, ambienti, programmi e servizi in modo da renderli accessibili al maggior numero possibile di persone, senza la necessità di adattamenti o soluzioni specifiche. L’obiettivo è sviluppare un modello che applichi questa filosofia al settore delle performing arts, aprendo nuove possibilità creative e arricchendo l’esperienza del pubblico, per creare uno spazio artistico più inclusivo per tutt*. UAD sosterrà la diversità e lo sviluppo artistico inclusivo di 36 giovani artist* di Italia, Polonia e Serbia, comprese persone con disabilità e appartenenti a gruppi emarginati, rispondendo alle loro esigenze specifiche. Il progetto si rivolge a persone che abbiano a cuore la giustizia sociale, l’uguaglianza e la diversità e che vogliano rafforzare la propria consapevolezza e ampliare le proprie competenze nelle pratiche anti-discriminatorie nelle arti e nel design universale.
In tale contesto, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale seleziona da 3 a 6 formazioni artistiche under 35, ciascuna composta da 2 a 4 persone, che avranno la possibilità di fare un periodo di workshop di 9 giorni in Polonia, un periodo di 3 giorni di “concettualizzazione” in Serbia e infine 21 giorni di residenza artistica a Padova. La residenza sarà regolamentata da un contratto di scrittura, la formazione artistica disporrà di un budget di produzione e l’attività dovrà terminare con una restituzione finale. Due dei progetti presentati saranno selezionati da una giuria internazionale per essere presentati in una rassegna dedicata, che si terrà presso il Teatro Maddalene di Padova nel febbraio 2026.
Durante le attività di workshop e residenze, si favorirà il confronto su aspetti artistici, tecnici e organizzativi, attraverso incontri formativi con artist*, studios*, operator* e professionist*, stimolando il processo creativo e lo scambio di esperienze.
2. Destinatari
Il bando si rivolge a compagnie già esistenti o formazioni artistiche costituite per l’occasione. I progetti dovranno essere di performing arts, quali a titolo esemplificativo teatro di prosa, danza, performance, etc. Non verranno prese in considerazione candidature relative alle arti circensi né alla musica.
Le persone componenti le formazioni artistiche dovranno rispettare i seguenti criteri:
- Avere tutt* un’età inferiore a 36 anni alla data di scadenza del presente bando
- Essere residenti in Italia
- Avere un background artistico, anche di natura non professionale
- Almeno il 50% delle persone coinvolte nelle formazioni artistiche dovrà appartenere a gruppi sottorappresentati o aver vissuto esperienze di emarginazione, in qualsiasi forma. Questo può includere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, persone con disabilità, con background culturali e/o linguistici diversi, appartenenti alla comunità LGBTQIA+ o che, in generale, abbiano sperimentato barriere all’accesso e alla piena partecipazione nel contesto artistico e sociale.
- Almeno una delle persone componenti il gruppo artistico deve avere un livello di comprensione ed espressione in inglese pari a B2.
Le formazioni artistiche possono essere composte da un minimo di 2 a un massimo di 4 membri. Verranno selezionati da 3 a 6 gruppi, comunque per un massimo di 12 artist*.
Il progetto deve essere inedito e non deve essere mai stato presentato al pubblico, né come studio né come spettacolo compiuto. Potrà debuttare nella sua forma definitiva solo al termine del percorso di residenza, in occasione della restituzione finale.
Si privilegiano progetti di arti performative che affrontino i temi della diversità e dell’inclusione, esplorando, ad esempio, le esperienze di gruppi marginalizzati, le dinamiche di identità culturale, di genere e di disabilità, o le sfide legate alla discriminazione e all’emarginazione sociale. L* artist* sono invitat* a trattare queste tematiche in modo sensibile e consapevole, cercando di evitare stereotipi e approcci discriminatori, e riflettendo su come l’arte possa contribuire a promuovere l’uguaglianza e l’empatia. Le proposte dovrebbero considerare anche il potenziale dell’accessibilità e del design universale, con l’obiettivo di favorire una rappresentazione più equa e inclusiva nelle arti performative.